domenica 24 febbraio 2013

domenica 24

Gli eletti l'hanno ottenuto (Rom. 11:7)



Quando alla Pentecoste del 33 E.V. cominciò la scelta di coloro che avrebbero formato il celeste "regno di sacerdoti", alcuni ebrei sinceri accettarono l'invito (Eso. 19:6). Essendo alcune migliaia, costoro erano "un rimanente" in paragone con l'intera nazione ebraica. Ma in che modo Geova avrebbe provveduto il "numero completo" di coloro che dovevano diventare seme di Abraamo? (Rom. 11:5, 12, 25). Si noti la risposta dell'apostolo Paolo: "Non è come se la parola di Dio fosse venuta meno. Poiché non tutti quelli che sorgono da Israele [l'Israele naturale] sono realmente 'Israele'. Né perché sono seme [o discendenti] di Abraamo sono tutti figli [parte del seme di Abraamo]". Paolo aggiunge: "I figli della carne non sono realmente i figli di Dio, ma i figli della promessa sono considerati come seme" (Rom. 9:6-8). Pertanto, Geova non richiedeva che coloro che avrebbero fatto parte del seme fossero discendenti naturali di Abraamo. w11 15/5 4:11, 12