lunedì 18 febbraio 2013

lunedì 18

Da Gerusalemme e in un giro fino all'Illirico ho completamente predicato la buona notizia intorno al Cristo (Rom. 15:19)



Tutti hanno bisogno di conoscere Gesù e di riporre fede in lui. Nella lettera ai Romani Paolo illustrò questa necessità. Nei primi versetti si riferì a "Dio, al quale rendo sacro servizio col mio spirito riguardo alla buona notizia del Figlio suo". E aggiunse: "Non mi vergogno della buona notizia; essa è, infatti, potenza di Dio per la salvezza di ognuno che ha fede". Poi menzionò il tempo "in cui Dio giudicherà per mezzo di Cristo Gesù le cose segrete del genere umano, secondo la buona notizia che io dichiaro" (Rom. 1:9, 16; 2:16). Perché, secondo voi, nella sua lettera ai Romani Paolo si concentrò su Gesù Cristo? A prescindere dalle proprie origini, ogni componente della congregazione di Roma doveva fare i conti con una triste realtà che tocca anche ciascuno di noi. Paolo spiegò la questione in questi termini: "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Rom. 3:23). È chiaro che tutti i destinatari della lettera di Paolo dovevano riconoscere di essere peccatori e riporre fede nel mezzo stabilito da Dio per risolvere questo problema. w11 15/6 1:5, 8