lunedì 19 agosto 2013

lunedì 19

Una prima e una seconda volta mi mandaste qualcosa (Filip. 4:16)



Nel I secolo la congregazione di Filippi inviò Epafrodito a Roma perché aiutasse Paolo sotto il profilo materiale. Il fratello evidentemente portò con sé un dono monetario fatto dalla congregazione. Non era la prima volta che i cristiani di Filippi mostravano generosità a Paolo. Con la loro bontà intendevano liberarlo da preoccupazioni di natura economica affinché potesse dedicare più tempo al ministero. Come considerò Paolo quel dono? Lo definì un "odore soave, sacrificio accettevole, gradito a Dio" (Filip. 4:15-19). Paolo apprezzò davvero il gesto dei filippesi, e lo stesso può dirsi di Geova. Oggi, in maniera analoga, Geova apprezza profondamente le nostre contribuzioni per l'opera mondiale. Ci promette inoltre che se continuiamo a mettere gli interessi del Regno al primo posto nella vita, egli soddisferà tutti i nostri bisogni, sia spirituali che fisici (Matt. 6:33; Luca 6:38). w12 15/1 4:13, 14