sabato 24 agosto 2013

sabato 24

Israele continuò a servire Geova per tutti i giorni di Giosuè e per tutti i giorni degli anziani che prolungarono i loro giorni dopo Giosuè (Gios. 24:31)



Quella generazione ubbidiente gradualmente scomparve e fu sostituita da una generazione che "non conosceva Geova né l'opera che egli aveva fatto per Israele". Di conseguenza, "i figli d'Israele si misero a fare ciò che era male agli occhi di Geova e a servire i Baal" (Giud. 2:10, 11). La Terra Promessa non si rivelò per loro un vero "luogo di riposo". A causa della loro disubbidienza non godettero di una pace duratura con Dio. Riguardo a questi israeliti Paolo scrisse: "Se Giosuè li avesse condotti in un luogo di riposo, Dio non avrebbe parlato in seguito di un altro giorno". Poi aggiunse: "Rimane dunque un riposo di sabato per il popolo di Dio" (Ebr. 4:8, 9). Il "popolo di Dio" a cui si riferiva Paolo erano i cristiani. Significa questo che i cristiani potevano entrare nel riposo di Dio? Certo, e ciò valeva sia per i cristiani ebrei che per i cristiani non ebrei. w11 15/7 3:11, 12