sabato 5 ottobre 2013

sabato 5

Il peccato non è attribuito a nessuno quando non c'è legge (Rom. 5:13)



I discendenti di Adamo non avevano violato la legge divina come aveva fatto Adamo, per cui non furono accusati dello stesso peccato; inoltre non era stato ancora emanato nessun codice di leggi (Gen. 2:17). Ciò nonostante ereditarono il peccato. Perciò il peccato e la morte regnarono fino a quando Dio diede agli israeliti un codice di leggi, che evidenziava chiaramente la loro condizione di peccatori (Rom. 5:14). L'effetto del peccato ereditato si potrebbe paragonare a certe tare o malattie ereditarie, come l'anemia mediterranea o l'emofilia. Avrete letto che Alessio, figlio dello zar Nicola II e della moglie Alessandra, aveva ereditato l'emofilia. È vero che in una famiglia del genere non tutti i figli sviluppano la malattia, anche se possono essere portatori sani. Non è così per il peccato. La tara del peccato trasmessa da Adamo non lascia scampo. Tutti ne subiscono le conseguenze. È sempre fatale. E viene trasmessa ai figli. w11 15/6 2:6