mercoledì 16 gennaio 2013

mercoledì 16

Stiamo svegli e siamo sobri (1 Tess. 5:6)



Riferendosi al "grande e tremendo giorno di Geova", l'apostolo Paolo scrisse ai cristiani di Tessalonica: "Fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno venga su di voi come su dei ladri, poiché siete tutti figli della luce e figli del giorno. Noi non apparteniamo né alla notte né alle tenebre". E aggiunse: "Così, dunque, non continuiamo a dormire come fanno gli altri, ma stiamo svegli e siamo sobri" (Gioe. 2:31; 1 Tess. 5:4-6). Il consiglio dato da Paolo ai tessalonicesi è particolarmente opportuno per i cristiani che vivono nel "tempo della fine" (Dan. 12:4). Mentre la fine di questo malvagio sistema di cose si avvicina, Satana è deciso a distogliere quanti più veri adoratori è possibile dal servire Dio. Facciamo quindi bene a prestare ascolto all'esortazione di Paolo a rimanere spiritualmente vigilanti. Perché una famiglia cristiana si mantenga sveglia, è importante che ciascun componente assolva le proprie responsabilità scritturali. w11 15/5 1:1, 2