lunedì 17 giugno 2013

lunedì 17

Pietro era tenuto nella prigione; ma preghiera era intensamente rivolta a Dio per lui dalla congregazione (Atti 12:5)



Le preghiere che quei cristiani rivolgevano a favore del loro diletto fratello erano suppliche ferventi e sincere. La morte di Giacomo non li aveva gettati nella disperazione, né li aveva indotti a credere che fosse inutile pregare. Al contrario, sapevano che Geova attribuisce grande valore alle preghiere dei suoi fedeli adoratori. E se sono in armonia con la sua volontà le esaudisce (Ebr. 13:18, 19; Giac. 5:16). Cosa impariamo dai compagni di fede di Pietro? Essere vigilanti richiede che si preghi non solo per se stessi, ma anche per i propri fratelli e le proprie sorelle (Efes. 6:18). Sapete di fratelli afflitti da qualche prova? Alcuni forse stanno soffrendo a causa di persecuzione, divieti governativi, disastri naturali o difficoltà meno evidenti. Perché non rivolgete a Geova sentite preghiere a loro favore? w12 15/1 2:13, 14