giovedì 11 luglio 2013

giovedì 11

Vigilate e pregate (Matt. 26:41)



Forse vi chiedete: "È davvero possibile essere vigilanti a imitazione di Gesù? Dopo tutto, lui era perfetto. Per di più, a volte previde il futuro, anche in relazione ad avvenimenti che sarebbero accaduti migliaia di anni dopo. Aveva veramente bisogno di essere vigilante?" (Matt. 24:37-39; Ebr. 4:15). Senz'altro. Ad esempio, l'ultima notte della sua vita terrena esortò i suoi apostoli fedeli con queste parole: "Vigilate con me". Poi aggiunse: "Vigilate e pregate di continuo, per non entrare in tentazione" (Matt. 26:38, 41). Anche se era sempre stato vigilante, Gesù voleva esserlo più che mai e tenersi il più vicino possibile al suo Padre celeste, soprattutto in quelle ore cruciali. Sapeva che i suoi seguaci dovevano dimostrarsi desti come lui, non solo allora ma anche in futuro. w12 15/2 1:1, 3