mercoledì 10 luglio 2013

mercoledì 10

Pietro era tenuto nella prigione (Atti 12:5)



Immaginate la scena: all'improvviso una luce sfolgorante inonda la cella in cui era Pietro. Appare un angelo, evidentemente invisibile alle guardie, che sveglia Pietro facendogli premura. Le catene con cui questi è legato gli cadono semplicemente dai polsi. L'angelo conduce quindi Pietro fuori della cella, passando proprio accanto ai soldati che la sorvegliano e varcando poi il massiccio portone di ferro, il quale 'si apre da sé' (Atti 12:10). Una volta fuori dalla prigione l'angelo scompare. Pietro è libero! Di certo oggi non ci aspettiamo che Geova compia miracoli del genere per liberarci. Comunque abbiamo piena fiducia che egli usa la sua potenza a favore dei suoi servitori odierni (2 Cron. 16:9). Per mezzo del suo potente spirito santo può aiutarci ad affrontare qualsiasi prova ci si presenti (2 Cor. 4:7; 2 Piet. 2:9). Inoltre, presto Geova conferirà a suo Figlio l'autorità di liberare milioni e milioni di persone dalla prigione più ferrea, la morte (Giov. 5:28, 29). Oggi, quando affrontiamo delle prove, la fede che abbiamo nelle promesse di Dio può infonderci davvero molto coraggio. w12 15/1 2:13, 15, 16