lunedì 18 marzo 2013

lunedì 18

Esaù gli corse incontro, e lo abbracciava e gli si gettava al collo e lo baciava (Gen. 33:4)



Giacobbe aveva già compiuto il passo più importante per rabbonire il fratello: aveva pregato Geova di liberarlo dalla mano di Esaù. Geova esaudì questa preghiera? Sì, certo! (Gen. 32:11-20; 33:1-3). La vicenda di Giacobbe ed Esaù ci insegna che, quando sorgono problemi che potrebbero minacciare la pace di cui godiamo nella congregazione cristiana, dovremmo fare tutto il possibile per risolverli. Giacobbe si impegnò per fare pace con Esaù, ma non perché avesse fatto un torto al fratello e dovesse chiedergli scusa. Era stato Esaù a disprezzare la primogenitura e a venderla a Giacobbe in cambio di un piatto di minestra (Gen. 25:31-34; Ebr. 12:16). La maniera in cui Giacobbe affrontò Esaù ci fa capire cosa dovremmo essere disposti a fare per preservare la pace con i nostri fratelli cristiani. Inoltre ci mostra che Dio benedice i nostri sforzi di fare la pace, esaudendo le nostre preghiere in tal senso. w11 15/8 3:2, 3