venerdì 8 marzo 2013

venerdì 8

Non ve ne private l'un l'altro (1 Cor. 7:5)



Il matrimonio non protegge automaticamente dall'immoralità sessuale. Chi è sposato può trovare protezione contro l'immoralità solo se rispetta i limiti che l'Istitutore del matrimonio ha stabilito per i rapporti sessuali (1 Cor. 7:2-4). Solo la moglie ha il diritto di avere rapporti sessuali con il marito, e la stessa cosa vale per il marito nei confronti della moglie. Ciascuno deve rendere all'altro 'ciò che gli è dovuto', cioè i rapporti sessuali a cui ha diritto chi è sposato. Tuttavia, ci sono mariti e mogli che trascorrono lunghi periodi lontani l'uno dall'altra, ad esempio perché fanno vacanze separate o per motivi di lavoro, mancando così di rendere al coniuge 'ciò che gli è dovuto'. Immaginate che tragedia sarebbe se a motivo della "mancanza di continenza" una persona soccombesse alle pressioni esercitate da Satana e commettesse adulterio. Geova benedice i capifamiglia che provvedono al sostentamento dei propri cari senza mettere a repentaglio il loro matrimonio (Sal. 37:25). w11 15/10 2:19, 20