sabato 16 marzo 2013

sabato 16

Per mezzo di un solo uomo il peccato entrò nel mondo e la morte per mezzo del peccato (Rom. 5:12)



Poiché discendiamo da Adamo, siamo tutti soggetti alla legge del peccato e della morte. La nostra carne peccaminosa ci spinge continuamente a fare cose che dispiacciono a Dio, con la morte come unico esito possibile. Nella lettera ai Galati, Paolo definì queste azioni e queste caratteristiche "le opere della carne", per poi aggiungere: "Quelli che praticano tali cose non erediteranno il regno di Dio" (Gal. 5:19-21). Costoro sono gli stessi che 'camminano secondo la carne' (Rom. 8:4). Il loro principio interiore che determina l'agire e la loro norma di vita sono del tutto carnali. Ma sono solo quelli che commettono fornicazione, praticano idolatria e spiritismo o cadono in altri peccati gravi a 'camminare secondo la carne'? No, perché le opere della carne includono anche ciò che alcuni riterrebbero semplici difetti della personalità, come gelosia, tendenza all'ira e alle contese e invidia. Chi può dire di essersi completamente liberato dell'inclinazione a camminare secondo la carne? w11 15/11 2:9, 10