giovedì 11 aprile 2013

giovedì 11

Sarete davvero simili a Dio, conoscendo il bene e il male (Gen. 3:5)



Benché si rivolgesse solo a Eva, Satana usò la seconda persona plurale. In tal modo verosimilmente tentò di far leva sul suo orgoglio, cercando di farla sentire importante, come se avesse diritto a parlare anche a nome del marito. Il risultato? Eva a quanto pare si arrogò il diritto di parlare a nome di entrambi e disse al serpente: "Del frutto degli alberi del giardino possiamo mangiare". Satana inoltre travisò i fatti. Lasciò intendere che Dio fosse ingiusto e chiedesse ad Adamo ed Eva di 'non mangiare di ogni albero del giardino'. Quindi spinse Eva a pensare a se stessa e a come avrebbe potuto presumibilmente migliorare la propria condizione divenendo 'simile a Dio'. Alla fine riuscì a indurla a concentrarsi unicamente sull'albero e sul suo frutto anziché sulla propria relazione con Colui che le aveva dato ogni cosa (Gen. 3:1-6). Purtroppo, mangiando il frutto Eva dimostrò che Geova non era la Persona più importante nella sua vita. w11 15/5 3:4, 5