venerdì 26 aprile 2013

venerdì 26

La fede è la sicura aspettazione di cose sperate, l'evidente dimostrazione di realtà benché non vedute (Ebr. 11:1)



Abraamo e Sara furono disposti ad abbandonare una vita confortevole e a vivere come "estranei e residenti temporanei nel paese". Cosa li aiutò? "Videro da lontano" l'adempimento delle promesse di Dio. Mosè rinunciò al "temporaneo godimento del peccato" e ai "tesori d'Egitto". Cosa gli diede la fede e la forza per fare quelle scelte? "Guardava attentamente alla ricompensa" (Ebr. 11:8-13, 24-26). Si capisce quindi perché Paolo introdusse la descrizione di ciascuno di questi personaggi con l'espressione "per fede". La fede permise loro di guardare oltre le prove e le difficoltà del presente e vedere ciò che Dio stava facendo e avrebbe fatto per loro. Meditando sull'esempio degli uomini e delle donne di fede menzionati in Ebrei capitolo 11 e imitandoli possiamo coltivare la fede e deporre "il peccato che facilmente ci avvince" (Ebr. 12:1). w11 15/9 4:17, 18