domenica 5 maggio 2013

domenica 5

Vi mando Elia il profeta (Mal. 4:5)



Gesù stesso identificò questo "Elia" in Giovanni il Battezzatore (Matt. 11:12-14). E Marco indicò che il ministero di Giovanni adempiva le parole profetiche di Isaia (Isa. 40:3; Mar. 1:1-4). Non fu certo Gesù a disporre che Giovanni, quale suo precursore, compisse un'opera simile a quella di Elia. L'attività del predetto "Elia" fu compiuta in armonia con la volontà di Dio, permettendo così di identificare il Messia. Inoltre nella sinagoga di Nazaret, la città dove era cresciuto, Gesù lesse un passo del rotolo di Isaia e applicò a se stesso le parole: "Lo spirito di Geova è su di me, perché egli mi ha unto per dichiarare la buona notizia ai poveri, mi ha mandato per predicare la liberazione ai prigionieri e il ricupero della vista ai ciechi, per mettere in libertà gli oppressi, per predicare l'anno accettevole di Geova". Poiché era davvero il Messia, Gesù poté legittimamente affermare: "Oggi questa scrittura che avete appena udito si è adempiuta" (Luca 4:16-21). w11 15/8 1:11, 12