giovedì 2 maggio 2013

giovedì 2

È per nulla che Giobbe ha temuto Dio? (Giob. 1:9)



Quando Geova fece notare a Satana la condotta integra di Giobbe, Satana disse le parole riportate sopra. Non negò che Giobbe fosse ubbidiente a Dio, ma mise in dubbio i suoi motivi. Con scaltrezza accusò Giobbe di servire Geova non per amore ma per egoismo. Solo Giobbe poteva rispondere a quell'accusa, e perciò gli fu data l'opportunità di farlo. Geova permise a Satana di provocare una serie di disgrazie che si abbatterono su Giobbe una dopo l'altra (Giob. 1:12-19). Come reagì Giobbe a questo capovolgimento di situazione? Ci viene detto che "non peccò né attribuì a Dio nulla di sconvenevole" (Giob. 1:22). Poi Giobbe fu sfigurato da una malattia ripugnante, e sua moglie fece pressione su di lui perché maledicesse Dio e morisse. In seguito tre falsi confortatori lo accusarono di aver tenuto una condotta riprovevole (Giob. 2:11-13; 8:2-6; 22:2, 3). Eppure, malgrado tutte quelle sofferenze, Giobbe rifiutò di venir meno alla sua integrità (Giob. 2:9, 10). Con la sua fedele perseveranza dimostrò che Geova era la Persona più importante nella sua vita. w11 15/5 3:6-8