mercoledì 29 maggio 2013

mercoledì 29

Ogni sommo sacerdote è costituito a favore degli uomini sulle cose relative a Dio (Ebr. 5:1)



Un sacerdote nominato da Dio rappresenta il popolo peccatore davanti a Geova, intercedendo a suo favore con l'offerta dei sacrifici prescritti. D'altra parte un sacerdote rappresenta anche Geova davanti al popolo, istruendolo intorno alla legge di Dio (Lev. 10:8-11; Mal. 2:7). In questi modi il sacerdote opera per la riconciliazione con Dio. Il patto della Legge offriva quindi agli israeliti l'entusiasmante opportunità di produrre "un regno di sacerdoti" che avrebbe recato benefìci a "tutti gli altri popoli" (Eso. 19:5). C'era però una condizione da rispettare. Dio disse: "Se ubbidirete strettamente alla mia voce e osserverete in realtà il mio patto". Gli israeliti potevano 'ubbidire strettamente alla voce di Geova'? In una certa misura sì. Potevano farlo in modo perfetto? No (Rom. 3:19, 20). Per questo motivo Geova istituì all'interno d'Israele una classe sacerdotale, priva di funzioni regali, che offrisse sacrifici animali per i peccati che il popolo avrebbe inevitabilmente commesso (Lev. 4:1–6:7). w12 15/1 5:8, 9