martedì 3 dicembre 2013

martedì 3

Tutti quelli che hanno peccato sotto la legge saranno giudicati mediante la legge (Rom. 2:12)



Paolo fa notare che persone delle nazioni o di gruppi etnici che non conoscono il codice di leggi dato a Israele spesso "fanno per natura le cose della legge". Perché costoro di solito condannano incesto, omicidio e furto? Paolo ne spiega la ragione: hanno una coscienza (Rom. 2:14, 15). Tuttavia, come avrete probabilmente notato, avere una coscienza che agisce da "testimone" interiore non significa necessariamente seguirne la guida. Questo è dimostrato dall'esempio dell'antico Israele. Benché gli israeliti avessero sia il dono divino della coscienza sia leggi specifiche emanate da Dio contro il furto e l'adulterio, spesso violavano sia la loro coscienza che la Legge di Geova (Rom. 2:21-23). Erano doppiamente colpevoli e quindi erano senza dubbio peccatori, in quanto venivano meno alle norme e alla volontà di Dio. Questo comprometteva gravemente la loro relazione con il Creatore (Lev. 19:11; 20:10; Rom. 3:20). w11 15/6 1:15, 16