mercoledì 7 agosto 2013

mercoledì 7

Esiste una via che davanti all'uomo è retta, ma la sua fine son poi le vie della morte (Prov. 14:12)



Se facciamo affidamento sul nostro modo di ragionare, particolarmente quando siamo alle prese con problemi gravi, corriamo il rischio concreto di procurare danni a noi stessi e ai nostri cari. Ad esempio, un capofamiglia potrebbe sentirsi sotto pressione nel provvedere materialmente "ai suoi" (1 Tim. 5:8). Potrebbe essere tentato di accettare un lavoro che gli impedisce spesso di assistere alle adunanze, di tenere l'adorazione in famiglia o di partecipare al ministero. Se fa affidamento solo sul suo modo di ragionare, una decisione di questo tipo potrebbe sembrare giustificabile se non addirittura giusta. Tuttavia, tale decisione potrebbe significare malattia o morte in senso spirituale. Sarebbe decisamente meglio seguire il consiglio di Proverbi 3:5, 6. Salomone disse: "Confida in Geova con tutto il tuo cuore e non ti appoggiare al tuo proprio intendimento. In tutte le tue vie riconoscilo, ed egli stesso renderà diritti i tuoi sentieri". w12 15/2 1:14, 15

martedì 6 agosto 2013

martedì 6

Sono in maniera più preminente un ministro di Cristo; in fatiche più abbondantemente, in prigioni più abbondantemente, in percosse all'eccesso, in pericoli di morte spesso (2 Cor. 11:23)



Per mantenerci desti è fondamentale che predichiamo con zelo e con senso di urgenza. L'apostolo Paolo ci ha lasciato uno straordinario esempio. Egli si prodigò zelantemente, viaggiò in lungo e in largo e fondò molte congregazioni. Subì molteplici avversità, ma non perse mai lo zelo e il senso di urgenza (2 Cor. 11:24-29). Vediamo gli ultimi avvenimenti del ministero di Paolo riportati nel libro degli Atti, al capitolo 28. L'apostolo era giunto a Roma, dove doveva comparire di fronte a Nerone. Si trovava agli arresti, forse incatenato a una guardia. Ma nessuna catena poteva mettere a tacere quello zelante apostolo! Paolo continuò a cercare il modo di rendere testimonianza. Tre giorni dopo convocò gli uomini principali della comunità ebraica locale per dare loro testimonianza. In seguito, in un giorno che avevano concordato, diede una testimonianza ancora maggiore (Atti 28:17, 23, 24). w12 15/1 2:17, 18

lunedì 5 agosto 2013

lunedì 5

Poiché la sentenza contro un'opera cattiva non è stata eseguita rapidamente, per questo il cuore dei figli degli uomini è in loro pienamente risoluto a fare il male (Eccl. 8:11)



Se solo Salomone avesse tenuto conto di questa verità! È vero che realizzò molte buone cose ed ebbe a lungo la benedizione di Dio, ma nel corso del tempo fece un errore dietro l'altro. Prese l'abitudine di disubbidire ai comandi di Geova. Quanto sono vere le parole che l'apostolo Paolo fu ispirato a scrivere in seguito: "Non siate sviati: Dio non è da beffeggiare. Poiché qualunque cosa l'uomo semini, questa pure mieterà"! (Gal. 6:7). Alla fine Salomone raccolse gli amari frutti della sua disubbidienza ai comandi di Dio. Leggiamo: "Il re Salomone stesso amò molte mogli straniere insieme alla figlia di Faraone, donne moabite, ammonite, edomite, sidonie e ittite" (1 Re 11:1). Molte di queste donne rimasero probabilmente devote a false divinità e Salomone ne fu influenzato. Si sviò e perse il favore del nostro paziente Dio (1 Re 11:4-8). w11 15/12 1:17, 18

domenica 4 agosto 2013

domenica 4

Pregate, per non entrare in tentazione (Luca 22:40)



Poiché nelle nostre membra dimora la "legge del peccato", dobbiamo ingaggiare una dura lotta contro le inclinazioni peccaminose (Rom. 7:21-25). Ma è una lotta che possiamo vincere. In che modo? Gesù disse ai suoi seguaci che la preghiera è fondamentale per resistere alle tentazioni. Anche se i desideri e i pensieri errati dovessero rimanere dopo che abbiamo pregato, dobbiamo 'continuare a chiedere a Dio' sapienza per affrontare il problema. Ci viene infatti assicurato che "egli dà generosamente a tutti e senza biasimare" (Giac. 1:5). Giacomo scrisse inoltre: "C'è qualcuno [spiritualmente] malato fra voi? Chiami gli anziani della congregazione presso di sé, e preghino su di lui, spalmandolo d'olio nel nome di Geova. E la preghiera della fede farà star bene l'indisposto" (Giac. 5:14, 15). La preghiera è essenziale per resistere alle tentazioni; tuttavia dobbiamo tenere presente che occorre pregare al momento giusto, cioè prima di incamminarsi in un sentiero pericoloso (Prov. 7:6-23). w11 15/11 1:15-17

sabato 3 agosto 2013

sabato 3

Dico questo per indurvi a ciò che è convenevole e a ciò che significa costante assiduità verso il Signore senza distrazione (1 Cor. 7:35)



Poche cose nella vita suscitano sentimenti così contrastanti come l'euforia, la frustrazione o l'ansia che si provano nei rapporti con l'altro sesso. Il bisogno di gestire tali sentimenti è di per sé una ragione sufficiente per ricercare la guida di Dio, ma non è l'unica. Alcuni cristiani che sono contenti della propria vita da single potrebbero dover subire le insistenze di familiari e amici che vorrebbero vederli sposati. Altri vorrebbero sposarsi ma non hanno ancora trovato la persona giusta. Altri ancora hanno bisogno di consigli per prepararsi in vista delle responsabilità che il matrimonio comporta. E sia i cristiani sposati che quelli non sposati devono guardarsi dal pericolo dell'immoralità sessuale. Queste situazioni influiscono non solo sulla nostra felicità ma anche sulla nostra relazione con Geova Dio. w11 15/10 2:1, 2

venerdì 2 agosto 2013

venerdì 2

Rendete sicura la vostra chiamata ed elezione (2 Piet. 1:10)



Come i sacerdoti e i leviti dell'antichità, oggi gli unti considerano il servizio che svolgono un privilegio (Num. 18:20). Essi non si aspettano di ricevere come possedimento un territorio o una località sulla terra; al contrario, saranno re e sacerdoti con Gesù Cristo in cielo. Sulla terra gli unti vivono in modo tale da dimostrare che Geova è la loro parte (Sal. 142:5). Essi ritengono che il privilegio di servirlo sia della massima importanza. Esercitano fede nel sacrificio di riscatto e seguono Cristo di continuo, e così 'rendono sicura la loro chiamata ed elezione'. Benché abbiano circostanze e capacità diverse, non adducono eventuali limiti come scusa per fare solo lo stretto necessario. Al contrario, danno la precedenza al servizio che rendono a Dio, mettendoci il massimo impegno. Sono di esempio per coloro che hanno la speranza di vivere su una terra paradisiaca. w11 15/9 2:3, 4

giovedì 1 agosto 2013

giovedì 1

Sia la mia preghiera preparata come incenso dinanzi a te (Sal. 141:2)



Dio si aspetta che rinunciamo alle opere morte e che studiamo la sua Parola, preghiamo e frequentiamo le adunanze. I capifamiglia cristiani prendono l'iniziativa nel tenere l'adorazione in famiglia (1 Tess. 5:17; Ebr. 10:24, 25). È bene riflettere sulla frequenza e sulla qualità delle nostre preghiere. Il libro di Rivelazione paragona "le preghiere dei santi" a incenso, a indicare che le preghiere gradite a Geova salgono a lui come un profumo soave (Riv. 5:8). Nell'antico Israele l'incenso che veniva offerto regolarmente sull'altare di Geova era preparato con grande cura e attenzione. Era gradito a Geova solo se veniva offerto secondo le istruzioni che egli stesso aveva dato (Eso. 30:34-37; Lev. 10:1, 2). Se le nostre sentite preghiere vengono formulate allo stesso modo, possiamo essere sicuri che Geova le gradirà. w12 15/1 4:11, 12