martedì 1 ottobre 2013

martedì 1

Gesù rimase l'intera notte in preghiera a Dio (Luca 6:12)



Gesù diede un fulgido esempio in quanto alla preghiera. Ricorderete che in un'occasione pregò suo Padre per un'intera notte. Cerchiamo di immaginare la scena. È primavera e Gesù si trova nei pressi di Capernaum, città dedita alla pesca in cui si è stabilito. Sul far della sera sale su una delle montagne prospicienti il Mar di Galilea. Il paesaggio si fa sempre più scuro e probabilmente Gesù scorge in lontananza il tremolio delle lampade a olio che illuminano le case a Capernaum e nei villaggi vicini. Quando si rivolge a Geova, però, Gesù si concentra esclusivamente sulla sua preghiera. I minuti passano e diventano ore. Gesù si accorge appena delle luci che in lontananza si spengono una dopo l'altra, della luna che si sposta nel firmamento o degli animali notturni che cercano da mangiare nel sottobosco. La sua preghiera probabilmente si incentra sull'importantissima decisione che sta per prendere: la scelta dei dodici apostoli. Possiamo immaginare Gesù assorto che esprime al Padre i suoi pensieri e le sue preoccupazioni su ciascun discepolo e lo supplica di dargli guida e sapienza (Luca 6:13). w12 15/2 1:8

lunedì 30 settembre 2013

lunedì 30

Dio amò noi e mandò il Figlio suo come sacrificio propiziatorio per i nostri peccati (1 Giov. 4:10)



Non finiremmo mai di elencare i molti motivi che abbiamo per essere grati a Geova. Non è forse vero che dovremmo ringraziarlo ogni giorno per il dono della vita? Egli ci dà tutto ciò che è necessario per il nostro sostentamento: cibo, vestiario, alloggio, perfino l'aria che respiriamo. La nostra fede, poi, basata sull'accurata conoscenza, ci dà speranza. È giusto che adoriamo Geova e che gli offriamo sacrifici di lode semplicemente per quello che egli è e per quello che ha fatto per noi (2 Cor. 5:14, 15; Riv. 4:11). Dopo aver riflettuto su tutto quello che Geova ha fatto per loro, molti si sono sentiti spinti a organizzare il loro tempo e le loro attività in modo da partecipare di più all'opera di predicazione del Regno o ad altre attività teocratiche. Altri ancora si sono impegnati nella costruzione di edifici usati nella pura adorazione. Non sono questi modi eccellenti per dimostrare la propria gratitudine? w12 15/1 4:15-17

domenica 29 settembre 2013

domenica 29

Tutte queste operazioni le compie quell'unico e medesimo spirito, facendo una distribuzione a ciascuno rispettivamente, come vuole (1 Cor. 12:11)



I brani delle Scritture che dimostrano come nel I secolo Geova benediceva la congregazione degli unti sono di grande incoraggiamento per i dedicati servitori di Dio dei nostri giorni. Ricordiamo le ispirate parole di Paolo alla congregazione di Corinto riguardo ai miracolosi doni dello spirito a quel tempo: "Ora ci sono varietà di doni, ma c'è lo stesso spirito; e ci sono varietà di ministeri, eppure c'è lo stesso Signore; e ci sono varietà di operazioni, eppure lo stesso Dio compie tutte le operazioni in tutte le persone" (1 Cor. 12:4-6). Lo spirito santo può operare in vari modi su vari servitori di Dio per uno specifico proposito. In effetti, lo spirito santo guida sia il "piccolo gregge" di Cristo che le "altre pecore" (Luca 12:32; Giov. 10:16). Comunque non sempre opera allo stesso modo su ciascun componente della congregazione. w11 15/12 4:12

sabato 28 settembre 2013

sabato 28

Umiliatevi sotto la potente mano di Dio, affinché egli vi esalti a suo tempo; mentre gettate su di lui tutta la vostra ansietà (1 Piet. 5:6, 7)



Ci sono uomini che si trattengono dall'impegnarsi in attività spirituali perché non leggono bene o non sanno esprimersi con scioltezza, o semplicemente perché sono timidi. Altri si sentono a disagio al pensiero di parlare delle proprie opinioni e dei propri sentimenti in pubblico. Studiare, commentare alle adunanze o parlare della propria fede ad altri potrebbe sembrare un compito al di sopra delle loro possibilità. "Da giovane", ammette un fratello, "mi avvicinavo in fretta alla porta, facevo finta di suonare il campanello e me ne andavo quatto quatto, sperando che nessuno mi avesse visto o udito. [...] Il pensiero di andare di porta in porta mi faceva star male". Un ottimo modo per aiutare qualcuno a vincere il senso di inadeguatezza è quello di incoraggiarlo a confidare in Geova invece di preoccuparsi delle sue capacità. Questo richiede che aiutiamo chi studia la Bibbia con noi a coltivare la spiritualità. w11 15/11 4:13, 15

venerdì 27 settembre 2013

venerdì 27

Getta su Geova stesso il tuo peso, ed egli stesso ti sosterrà. Non permetterà mai che il giusto vacilli (Sal. 55:22)



Mentre affrontiamo i nostri problemi quotidiani e al tempo stesso ci adoperiamo per confortare gli altri, possiamo esprimere la stessa fede e la stessa convinzione che aveva il salmista quando scrisse le parole riportate sopra. Geova sarà sempre pronto a confortare e sostenere i suoi leali servitori. Dio disse ai suoi adoratori dell'antichità: "Io, io stesso sono Colui che vi conforta" (Isa. 51:12). Geova farà lo stesso con noi, e benedirà le parole e le opere buone con cui confortiamo gli afflitti. Che la nostra speranza sia celeste o terrena, ciascuno di noi può trovare conforto nelle parole che l'apostolo Paolo rivolse ai suoi compagni di fede unti con lo spirito: "Lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio nostro Padre, che ci ha amati e ci ha dato conforto eterno e buona speranza mediante l'immeritata benignità, confortino i vostri cuori e vi rendano fermi in ogni opera e parola buona" (2 Tess. 2:16, 17). w11 15/10 4:17, 18

giovedì 26 settembre 2013

giovedì 26

Quando chiamo, rispondimi, o mio Dio giusto. Nella strettezza mi devi fare ampio spazio. Mostrami favore e odi la mia preghiera (Sal. 4:1)



Anche noi possiamo avere una fiducia simile se pratichiamo la giustizia. Sapendo che Geova, il "Dio giusto", benedice i suoi retti servitori, possiamo rivolgerci con fiducia a lui in preghiera tramite suo Figlio Gesù, avendo fede nel sacrificio di riscatto (Giov. 3:16, 36). Che pace ci fa provare questo! A volte potremmo trovarci di fronte a una situazione scoraggiante che ci priva della serenità. Temporaneamente questo potrebbe essere accaduto a Davide, perché dice: "Figli degli uomini, fino a quando deve la mia gloria essere oggetto d'insulto, mentre continuate ad amare cose vuote, mentre continuate a cercare per trovare una menzogna?" (Sal. 4:2). A quanto pare l'espressione "figli degli uomini" è riferita al genere umano e ha una connotazione negativa. I nemici di Davide 'amavano cose vuote'. Anche se dovessimo scoraggiarci per ciò che fanno altri, continuiamo a pregare con fervore e manifestiamo completa fiducia nel solo vero Dio. w11 15/5 5:15, 16

mercoledì 25 settembre 2013

mercoledì 25

Predica la parola, datti ad essa con urgenza (2 Tim. 4:2)



Se consideriamo le possibili conseguenze, positive o negative, del modo in cui le persone reagiscono alla predicazione, probabilmente sentiremo pressante la necessità di parlare ad altri della buona notizia (Rom. 10:13, 14). La Parola di Dio afferma: "Quando io dico al malvagio: 'Positivamente morirai', ed egli realmente si ritrae dal suo peccato ed esegue diritto e giustizia, [...] positivamente continuerà a vivere. Non morirà. Nessuno dei suoi peccati con i quali ha peccato sarà ricordato contro di lui" (Ezec. 33:14-16). In effetti la Bibbia dice a quelli che insegnano il messaggio del Regno: "Salverai te stesso e quelli che ti ascoltano" (1 Tim. 4:16; Ezec. 3:17-21). Gesù aveva predetto che sarebbe sorta l'apostasia (Matt. 13:24, 25, 38). Con l'avvicinarsi di quel tempo, era urgente che Timoteo 'predicasse la parola' anche all'interno della congregazione, in modo che i cristiani non si lasciassero sviare dal fascino ingannevole di falsi insegnamenti. Erano in gioco delle vite. w12 15/3 2:3, 4