domenica 24 novembre 2013

lunedì 4

La morte si estese a tutti gli uomini perché tutti avevano peccato (Rom. 5:12)

Amorevolmente Geova prese un provvedimento per aiutare gli esseri umani a sconfiggere la peccaminosità ereditata. Paolo spiegò che questo fu possibile mediante un altro uomo, un successivo uomo perfetto, in effetti un secondo Adamo (1 Cor. 15:45). La condotta dei due uomini perfetti ha prodotto risultati molto diversi fra loro. In che senso? "Non è del dono come fu del fallo", scrisse Paolo. Adamo commise quel fallo e ricevette una giusta condanna: la morte. Tuttavia non fu il solo a morire. Leggiamo: "Per il fallo di [quel] solo uomo molti sono morti" (Rom. 5:15, 16). In base alla giustizia divina, tutta l'imperfetta progenie di Adamo, noi compresi, meritava la sua stessa condanna. Nondimeno ci è di conforto sapere che il perfetto uomo Gesù fu in grado di produrre un risultato opposto. Quale? La risposta si trova nell'affermazione di Paolo secondo cui "uomini di ogni sorta [...] sono dichiarati giusti per la vita" (Rom. 5:18). w11 15/6 2:5, 7, 8